Cuore
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1. Notte Prima Degli Esami 4:46
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2. Mai Nessun Video Mai 4:48
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3. Qui 4:00
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4. Non E’ La Cocaina… 4:00
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5. Ci vorrebbe un amico 4:04
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6. L’Ottimista 4:36
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7. Piero E Cinzia 5:08
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8. Stella 3:58
Cuore, pubblicato nel 1984, è un disco vibrante, denso, molti brani hanno resistito allo scorrere del tempo e sono divenuti classici, o addirittura inni generazionali, a più di trent’anni di distanza, come “Notte prima degli esami”, che ha ispirato l’omonimo film del 2006.
E proprio canzoni come “Notte prima degli esami “ hanno un carattere introspettivo, lo sguardo è rivolto al passato, momenti indimenticabili, di crescita, formazione, un viaggio sentimentale alla scoperta della vita, tra piccole paure e domande senza risposta. E’ il mistero e la magia della giovinezza, che questa canzone rende struggente e mitica. Basti il pianoforte, qualche coro rarefatto e la voce di Venditti, e tornano alla mente fotografie, istantanee di noi a scuola, curvi sui libri, o col cuore in gola davanti ad un paio di occhi innocenti, come i nostri, e gli amici, la città da scoprire, le risate. Commovente .
“Ci vorrebbe un amico” non ha bisogno di presentazioni, è un grido dolente alla fine di una storia importante (peraltro, autobiografica, riferita al fallimento del matrimonio con l’effervescente Simona Izzo), la ricerca di una spalla, qualcuno con cui parlare per allentare la stretta al cuore.
Il bel testo poggia su una bellissima melodia e un arrangiamento quieto, suonato da professionisti di pregio come Derek Wilson alla batteria e Fabio Pignatelli al basso.
In studio al pianoforte si succedono Alessandro Centofanti, Marco Colucci, Roberto Giuliani.
Alle chitarre gli ottimi Schilirò e Rinalduzzi, professionisti affermati e capaci di esprimere sottili sentimenti attraverso le corde .
Anche “Piero e Cinzia” è un piccolo film, fotogrammi scorrono a mostrare due giovani vite trascinate dalla voglia di fermare le emozioni per poterle assaporare fino in fondo, dalla musica, (lo stadio strapieno è quello del concerto di Bob Marley al Meazza nel 1980). Sono stralci di vita vera, testimonianze rubate alla strada, volti tra la folla che diventano macrocosmo di una generazione innocente ed appassionata che entrava nel mondo difficile ed incomprensibile degli adulti.
Tastiere lunari, tappeti fluidi , basso discreto creano una base delicata che attende la voce vibrante di Antonello in “Stella”, una preghiera che il cantautore romano rivolge al cielo, che osserva le nostre vite, i nostri problemi, che a volte sono più grandi di noi, e quelli quotidiani. Una stella che veglia e protegge, benigna, i nostri sogni, al riparo dal dolore. Una pop ballad che fa pensare alla luce cristallina del cielo notturno, avvolgente, morbido, intimo.
“Non è la cocaina” è un canto di fratellanza, un invito a star bene senza sbattimenti o strade oblique, insomma, fonte reale di euforia, di “sballo” genuino è una e una sola, l’amore. Innamorarsi rende folli e feroci, stupidi e felici come nessuna sostanza potrà mai fare.
E ancora “Mai nessun video mai” e “Qui” sono evocazioni di notti profumate di segreti, le strade di Roma ed i suoi incanti, i sogni, i profumi che hanno indelebilmente segnato e stregato,una generazione e che continuano a conquistare cuori.