Room 2401
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1. Winter’s Dream 3:53
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2. Wishes 4:11
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3. Ellis Island 4:28
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4. Room 2401 6:11
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5. The Departure 5:07
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6. Rebel Muse 4:59
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7. Daughter’s Moon 8:30
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8. Dinosaur on a Cheese Planet 3:37
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9. In Your Eyes 3:40
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10. Merope 5:50
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11. Destino 4:40
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12. Silence 4:40
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13. Get Lucky 3:56
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14. Piccola Luce 2:38
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15. Truman’s Sleep 3:34
A distanza di tre anni dall’album di debutto Giocando Con I Bottoni torna la compositrice e pianista Giulia Mazzoni con un secondo album che segna inequivocabilmente una crescita compositiva davvero significante.
L’esperienza accumulata in questo periodo ed in particolare il tour della scorsa estate in Cina hanno avuto effetti benefici nell’approccio della 27enne pratese che sembra essersi scrollata di dosso le incertezze del passato e quel senso di talento inespresso che si era comunque già fatto intravedere. Room 2401 è un album importante e ricco di spunti.
E’ sostanzialmente un disco di piano solo, ma ci sono un paio di brani dove il cello si accompagna al pianoforte, “Ellis Island” tra le cui note riecheggiano le voci degli immigrati che all’inizio del 900 approdavano nel Nuovo Mondo e “Piccola luce” già presente in una versione per piano solo nel primo disco e qui riproposta in una rielaborazione musicale. Album ricco con 12 tracce e tre bonus tracks tra cui oltre alla nuova edizione di “Piccola Luce” anche il tributo di Giulia a due mondi che in qualche modo Le appartengono: quello innegabilmente di riferimento di Philip Glass con una sognante ed onirica versione di “Truman’s Sleep” dalla colonna sonora del celebre film e una sorprendente cover dei Daft Punk, “Get Lucky” che ribadisce lo spirito di trasversalità delle scelte musicali della Mazzoni. Un po’ classica, un po’ pop, la sua è musica contemporanea a 360°.
Room 2401 è accompagnato da un ricco libretto interno che illustra attraverso dei testi le immagini da cui sono scaturite le composizioni o che le hanno in qualche modo generate e viceversa. Un modo certamente non innovativo di descrivere il suo cosmo musicale, ma esaustivo, pittorico quasi cinematico. “Winter’s Dream” e la stessa title track, “Wishes” piuttosto che gli oltre 8 minuti di “Daughter’s Moon” sono solo alcuni tra gli episodi più significativi di un progetto musicale che esalta il concetto di riuscire ad emozionarsi ascoltando la musica.
Giulia non ha velleità di virtuosismo, il suo è un approccio compositivo minimalista nella scuola di pensiero di Michael Nyman, dello stesso Glass e di Ludovico Einaudi ai quali inevitabilmente si ispira. Proprio il grande Nyman candidato al premio Oscar per Lezioni di Piano ha voluto regalare a Giulia un sogno tramutatosi in realtà, scrivendo una trascrizione per 2 pianoforti e 4 mani di “The Departure”, tema portante della colonna sonora di Gattaca. Ed ha scelto di venire a Milano per realizzarlo insieme a Lei perché come ha recentemente dischiarato “…quando ascolto suonare Giulia, mi rivedo nei primi anni della mia lunga carriera”. “The departure” è peraltro uno dei momenti di massima ispirazione di questo lavoro, uno spaccato di pura poesia onirica che rappresenta una piccola grande perla perfettamente incastonata nel quadro d’insieme di un album che porta Giulia all’avanguardia della scena musicale pianistica contemporanea in Italia ed all’Estero.
Room 2401 verrà pubblicato in diversi paesi asiatici compresi Cina e Giappone infatti. Un ultima annotazione merita, oltre alla sapiente produzione di Maurizio Parafioriti anche un altro duetto stavolta piuttosto insolito; “Merope” che vede lo Steinway Gran Coda di Giulia descrivere melodie impossibili insieme ad uno strumento di strada, comunemente chiamato hang, una sorta di pentola capovolta e forata che può essere suonata in modo percussivo oppure strofinando le dita sulla sua superficie, atto che determina un suono che in qualche modo ricorda quello dell’arpa. Un esperimento coraggioso per un’Artista che sembra veramente essersi trasformata da crisalide in farfalla.