Una Donna Per Amico
1.Prendila così (Mogol)7:48
2.Donna Selvaggia Donna (Mogol)4:39
3.Aver paura d’innamorarsi troppo (Mogol)5:47
4.Perchè no (Mogol)5:43
5.Nessun Dolore (Mogol)6:06
6.Una Donna Per Amico (Mogol)5:14
7.Maledetto Gatto (Mogol)4:19
8.Al Cinema (Mogol)4:35
Nel 1978 torna la coppia Battisti/Mogol con uno degli album italiani più belli di tutti i tempi.
“Rolling Stone” piazza Una donna per amico al terzo posto in una classifica di 100, e anche il pubblico viene travolto da queste 8 perle in musica , che sono pietre miliari , eterne e a tutt’oggi conosciute e celebrate come autentici capolavori.
Da anni Battisti collabora principalmente con musicisti inglesi o statunitensi. Questa volta chiama a se’ il musicista e arrangiatore Geoff Westley, si trasferisce in Inghilterra , tra Oxford e Londra registra e mixa un disco che guarda alle nascenti sonorità elettroniche, e ancora al pop, al funk
sperimentando, mescolando, dando vita a composizioni di sbalorditiva energia ,raffinatezza e vitalità .
“Prendila così” si apre in un clima di levigata eleganza . Il basso disegna una bella linea su cui si poggiano le tastiere synth e le discrete chitarre. In un’atmosfera rarefatta, sognante, il testo racconta le intime sfaccettature di una storia d’amore adulta, pensosa, emozionata e un po’ dolente. Chiude il brano un lungo solo di sax di Derek Grossmith, un suggello di grande classe che lascia una scia di romantico rimpianto.
Un Bel dialogo tra basso e chitarra introduce “Donna, selvaggia donna”. Ancora le tastiere elettroniche creano un tappeto fascinoso alla voce e agli intarsi di chitarra acustica, fino al ritornello, sostenuto e pressante, mentre Battisti si rivolge a una donna, dea selvatica, ombrosa e tenera, celebrando la sempiterna difficoltà di relazione tra due sessi divisi e attratti da infinite luci e ombre.
“Aver paura d’innamorarsi troppo” conta su un testo perfettamente riuscito, romantico,e introspettivo , in cui sarà facile riconoscersi. La paura di amare, la voglia di lasciarsi sommergere , è resa ancor più efficace dalla bella sessione dei cori, articolati in una combinazione suggestiva e magistrale.
È un valzer intenso ed emozionale “Perché no”, dagli archi sognanti e dal pianoforte malinconico che disegnano paesaggi di sognante felicità , mentre scorrono le parole, istantanee gioiose di una storia d’amore , momenti di perfetta armonia, in cui si è padroni del mondo che resta fuori, sfocato.
“Nessun dolore “ e la sua ritmica up mostrano l’attenzione di Battisti alle nuove tendenze e la nuova linfa musicale che nasceva e si sviluppava in quel periodo. Il brano è vivace, lucente, il testo geniale e graffiante , la voce di Battisti gioca e si impenna su falsetti memorabili. La canzone verrà poi riproposta negli anni ’90 da Giorgia, con rinnovato successo.
Il difficile equilibrio dell’amicizia tra uomo e donna, sempre in costante pericolo, tra confessioni e sferzanti ironie, un amore che si tinge di odio è il tema di
“Una donna per amico”, che da’ il titolo all’album ed è un capolavoro. L’arrangiamento trascinante e tonificante conquista sia dalle prime note, un classico oramai.
Ed è beffarda e giocosa “Maledetto di un gatto”, allegra metafora di quegli amici sinuosi affascinanti e subdoli e si intrufolano facendo le fusa e poi… Azzannano la presa. Irresistibile .
Chiude questo album straordinario “Al cinema”. Lei , lui, gli attori sullo schermo, tutti protagonisti di storie d’amore mirabolanti e tortuose, che si fondono e si scambiano i ruoli .