Discovery
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1. Shine a Little Love 4:11
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2. Confusion 3:41
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3. Need Her Love 5:11
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4. The Diary of Horace Wimp 4:16
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5. Last Train to London 4:30
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6. Midnight Blue 4:18
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7. On the Run 3:56
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8. Wishing 4:13
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9. Don’t Bring Me Down 4:03
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10. On the Run 0:59
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11. Second Time Around 0:41
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12. Little Town Flirt 2:53
Nel 1979 il gruppo degli Electric Light Orchestra pubblica Discovery. La band inglese ha alle spalle due dischi di grande
successo, “Eldorado” e “Out of blue”, ma questo album contiene molti singoli che toccheranno le vette delle
classifiche inglesi e mondiali e che sono stelle brillanti nel panorama del pop ancora oggi.
Hanno sempre dichiarato di voler essere la continuazione ideale dei Beatles gli E.L.O., e proprio uno dei Fab Four ,
George Harrison, gli riconoscerà il successo di tale intento. E nonostante in Discovery la band prenda una via che
guarda al mondo della disco dance , gli influssi armonici e melodici dei Beatles si ritrovano anche in molte delle
composizioni contenute in questo album.
Chi c’era, ricorda.
Impossibile essere sfuggiti alla malìa di canzoni come Shine a little love o di Confusion. Anche chi in quel periodo
ascoltava il punk o il rock, avrà canticchiato Last train to London imitando il falsetto di Jeff Lynne, frontman e vera
anima del gruppo.
Se li ascolti, i pezzi ti restano appiccicati addosso. Anche oggi, a più di trent’anni dalla pubblicazione, questi brani sono
una passeggiata in un luna park colorato, affollato e pieno di luci. Ma attenzione, non si parla di accozzaglia di suoni
gioiosi scodellati da un gruppetto di ragazzini foruncolosi con qualche talento.
Lo stile degli E.L.O. è un misto perfetto ed equilibrato di disco dance, progressive, rock sinfonico e glam. Una pietanza
ben bilanciata, i synth si accompagnano agli archi, il basso, le tastiere elettroniche a chitarre e violoncelli .
Shine a little love, è un singolo che si apre con una ritmica galoppante e sintetizzatori di ultima generazione in un riff
conosciutissimo che torna lungo tutto il pezzo, una entusiasmante intro che porta alla strofa, sofisticata, armonica,
sostenuta da una bella partitura di basso per poi sfociare nel ritornello, splendente, allegro, rallegrato dalle claps e da
coretti che ricordano i Beach Boys ed i Bee Gees. Archi ariosi, archi ritmici, tutto collabora all perfetta riuscita di
questa hit . Confusion ha qualcosa in se’ che ricorda la splendente energia degli Abba. Anche qui i sintetizzatori sono
in primo piano, le chitarre ritmiche accompagnano, la batteria è morbida, una bella ballad uptempo, composizione
solida, un ritornello che ti si stampa in testa e non se ne va più. Si continua con la bellissima Need her love, ballad
d’amore di beatlesiana tradizione. Una composizione perfetta, tastiere, chitarre elettriche, archi romantici, commenti
della chitarra elettrica alla George Harrison. Intrecci di voci caratteristici, che aggiungono alla canzone un’atmosfera
di ovattata, sognante malinconia.
The diary of Horace Wimp , il diario della settimana di un uomo intrappolato nella sua timidezza, è un brano geniale,
elaborato, gradevole, complesso nel suo arrangiamento. Ingegnoso, sofisticato, divertente e romantico, sembra una
passeggiata nella Swinging London a bordo di un autobus rosso fuoco, e ci fa ricordare perchè amiamo così tanto
l’inarrivabile english style. I violini commentano scatenati, ritmici, romantici, sinfonici, duettano, sostengono,
rispondono, Jeff Lynne usa il vocoder e si diverte, i cori commentano, ironici.
Last train to London è una bella canzone, che prescinde dal tempo. Brano uptempo, ritmato, felice, vivace, ha un
ritornello famosissimo, ed è uno di quei casi in cui vorresti riascoltare il brano non appena finito. Ancora i violini hanno
il compito di commentare insieme ai riff vagamente funky delle chitarre, al basso ritmato, alla batteria martellante.
Midnight Blue è un bel brano, pensiamo ai Beatles ma anche ai Queen, i violini sono classici e pop allo stesso tempo,
l’atmosfera pensosa, le voci dei cori si intrecciano con la lead e con il vocoder, chiamato in causa a dare un tocco di
elettronica in questa canzone romanticissima che ha richiami al sinfonico nell’arrangiamento, mentre tanta
elettronica e tanto ritmo caratterizzano la divertentissima On the run . Le tastiere sperimentano suoni e sequenze e si
incontrano con i violini che pizzicano, scivolano sugli accordi, le chitarre ritmiche creano uno sfondo armonico pieno, il
basso commenta, sostiene, arricchisce. Il brano si chiude con un cambio di ritmo, una marcia impreziosita dagli
intrecci vocali così caratteristici, e l’aereo prende il volo. Wishing si apre con una intro di archi e synth. Canzone che se
non la conosci, dici “saranno gli Electrict Light Orchestra”, tanto il suono, la composizione e gli arrangiamenti sono
caratteristica del gruppo di Birmingham. Don’t bring me down conta su tastiere martellanti, campionamenti
elettronici, chitarre elettriche rock and roll, cori che cantano armonizzando tutto il brano. Claps, atmosfera gioiosa e
trascinante. Chiude l’album Little town flirt,che riecheggia lo stile ye ye dei primissimi, giovani beatles, una canzone
lieve, sembra un classico scritto tra gli anni ’50 e i primi ’60. Il testo d’amore, pulito e romantico conferma questa
impressione.
Un disco geniale, divertente, complesso ed estremamente godibile, che ascolti sorridendo e battendo il tempo con il
piede in una atmosfera di perfetto rilassamento e una qualche traccia di nostalgia.