Sapessi dire no
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1. Insieme finire 3:57
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2. Ti dedico tutto 3:21
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3. L’evento 4:12
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4. Con infinito onore 3:00
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5. Qui 4:10
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6. Senza un nome 3:29
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7. Dimenticarti è poco 3:10
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8. Sola mai 3:30
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9. Sono stato innamorato 3:52
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10. Dormi nel cuore 3:49
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11. Non vivo più senza te 3:32
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12. Naturale 3:15
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13. Liberandoti di me 3:55
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14. Ciao tristezza 3:19
Una giovane donna dalle lunghe gambe affusolate, seminuda, è assorta al pianoforte. Un angelo che ha le fattezze di Biagio le sorride, braccia incrociate, occhiali da sole. Un semidio che osserva e protegge attraverso le note di una canzone?
Può essere questo il gioco di Antonacci espresso dall’artwork di Milo Manara sulla copertina che custodisce “Sapessi dire no” album di 14 brani che indagano la sterminata galassia dei sentimenti . Confezionato nel 2012 con Michele Canova, “Sapessi dire no”è un disco energico,pop dalle sonorità di gran voga, che vede in studio accanto allo stesso Antonacci , Davide Tagliapietra alle chitarre, Christian Rigano alle tastiere, Canova ai synth e alla programmazione, Gareth Brown alla batteria.
Introdotto dal singolo “Ti dedico tutto”, dal testo serrato e caratterizzato dal lavoro di synth e percussioni, l’album ha un grande successo e supera le centomila copie vendute.
Ancora tastiere e programmazione di percussioni in “Dimenticarti è poco”, la voce piena e così personale di Biagio racconta di ricordi, capelli e promesse non mantenute.
È sensuale e caliente la fisarmonica di Massimo Tagliata che accompagna “Non vivo più senza te”, scritta insieme ad Andrea Dessì, che unisce al sole cocente del Sud la passione di una storia d’amore romantica fortificata dalla bellezza di una scenografia d’eccezione: il Salento, che il cantautore descrive, rendendolo il terzo protagonista di un infuocato passo a due. Papaveri e torri antiche, pizzica e vino deciso: più bella estate italiana di così non si può.
La 12corde di Tagliapietra introduce “Sono stato innamorato”, dal ritornello ad ampio respiro, che promette la rinascita dopo la chiusura dolente di una storia.
Più sostenuta “Naturale”,pop rock alla ricerca di ciò che dovrebbe essere naturale e semplice nella vita e spesso non lo è; l’amicizia, l’amore, il senso delle cose.
Chiude il disco la brillante “Liberandoti di me”, dal ritmo incalzante scandito dalle chitarre elettriche e dalla ritmica appassionata.