Back In Black
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1. Hells Bells 5:09
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2. Shoot to Thrill 5:14
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3. What Do You Do for Money Honey 3:33
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4. Givin the Dog a Bone 3:30
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5. Let Me Put My Love Into You 4:12
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6. Back in Black 4:13
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7. You Shook Me All Night Long 3:28
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8. Have a Drink on Me 3:57
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9. Shake a Leg 4:03
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10. Rock and Roll Ain’t Noise Pollution 4:22
E’ il 1980. Alla rock band più amata del pianeta , gli AC/DC, stanno per accadere due eventi sconvolgenti : il 19 febbraio,a Londra, muore Bon Scott,il cantante del gruppo.Che sia per abuso di alcol o per una congestione dovuta al freddo, (la verità non verrà mai scoperta),la perdita improvvisa devasta la band che pensa allo scioglimento.
Non sanno che qualche mese dopo, a luglio, pubblicheranno
“Back in Black”, che diventerà un disco di importanza storica nel panorama dell’hard rock mondiale.
Album bellissimo, venderà centinaia di milioni di copie ed è , a tutt’oggi, il disco più venduto al mondo, dopo “Thriller” di Michael Jackson.
La band è di nazionalità australiana perchè si è formata a Sidney nel 1977. In realtà i fratelli Angus e Malcom Young, chitarristi e fondatori della band, e Bon Scott sono scozzesi, mentre il bassista Cliff Williams inglese.
Dopo due mesi di riflessioni, gli Ac/dc decidono di lavorare con un nuovo produttore e scelgono Robert “Mutt” Lange, produttore geniale che in seguito ha lavorato con artisti come Foreigner, Def Leppard, Bryan Adams e Maroon 5.
Robert Lange contribuirà in maniera definitiva a definire e migliorare il suono della band.
Con un nuovo cantante, Brian Johnson, ex corista di chiesa, grande ammiratore del gruppo, e una copertina nera in segno di lutto, “Back in black”si apre con “Hell’s bells”, le campane a morte che celebrano l’arrivo all’inferno di Bon Scott.
Il riff di chitarra è uno dei più famosi di Angus Young, ed energia, sudore, forza e musicalità si fondono in questo e tutti gli altri brani di questo disco-capolavoro. Il testo usa termini forti, uragano, pioggia battente, fulmini e sensazioni oscure, ma il brano sembra quasi un inno alla vita e alla continuazione di una strada cominciata tutti insieme.
Dopo questo sentito e doveroso omaggio alla memoria, il disco continua con uno sfolgorante trittico uptempo :
“Back in black”si apre con il riff rock metal più bello e più conosciuto di tutti i tempi, la composizione del pezzo e l’arrangiamento sono di una qualità assoluta, ed il brano ha aperto una nuova era nella storia della musica. “Back in black” è oltraggiosa, sensuale, aggressiva, potente, viscerale, vitale. Il testo irriverente, la voce di Johnson elettrizzante, e la frase “I’m back”, (Sono tornato) suona come un omaggio alla sempiterna presenza di Bon Scott nel gruppo.
“You shook me all night long”, è un esplicito inno al sesso, fu il vero singolo estratto per il quale fu realizzato anche un video.
“What do you do for money honey”, con la sua sorprendente parte corale ha un finale blues, e ancora di influenze blues si parla in “Given the dog a bone” dove Angus Young viene addirittura avvicinato a B.B. King, chitarrista che Young ha sempre ascoltato e amato. tutti i brani del disco sono in realtà una celebrazione alla vita, al sesso e alla ribellione, capisaldi del rock and roll in generale ma che in quest’opera raggiungono una compiutezza di espressione musicale ed artistica che ha definitivamente consacrato di Ac/Dc ad icona rock di tutti i tempi.
“Shoot to thrill” altro inno al sesso,fu allora criticato dalle femministe perché nel testo recita “too many women and too many pills”, rendendo la figura femminile un oggetto di piacere al pari di droghe o alcolici.
Il brano che chiude l’album, “Rock and roll ain’t noise pollution”, fu il singolo tratto dal disco che raggiunse il posto più alto nella classifica americana.
Il disco è stato incluso nella lista dei “1001 dischi da ascoltare prima di morire”, un libro di reference musicali di Robert Dimery.