Calma Apparente
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1. La nostra vita 4:37
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2. L’Equilibrista 3:53
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3. Bambino nel tempo 4:41
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4. Tu Sei 4:00
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5. 3:54
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6. Sta Passando Novembre 4:11
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7. 3:48
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8. Nomadi D’Amore 4:01
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9. Non E’ Amore 4:01
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10. 4:32
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11. I Belong to You (Il ritmo della passione) 4:26
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12. Beata Solitudine 4:08
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13. Calma Apparente 4:37
Eros Ramazzotti ha pubblicato il suo decimo album, il grande successo Calma Apparente, nel giorno del suo quarantaduesimo compleanno, il 28 ottobre del 2005.
Ben presto trasformatosi in disco di diamante sulle vette della classifica italiana, l’album ha conosciuto un notevole apprezzamento in giro per l’Europa, conquistando specialmente Paesi come Germania, Francia e Svizzera ed uscendo anche in una versione spagnola, “Calma Aparente”.
Le sue tredici tracce nascono dalla complicità con i fidati coautori Claudio Guidetti ed Adelio Cogliati, ma vedono anche comparire una firma inedita: è quella del cantautore siciliano Kaballà, presente qui per la prima volta in veste di fondamentale collaboratore di Ramazzotti.
Quest’ultimo ha più volte voluto sottolineare la componente autobiografica di Calma Apparente, una caratteristica che, d’altronde, contraddistingue la sua produzione.
Uno degli argomenti preferiti del disco è il futuro, nuovo appassionato punto focale delle canzoni di Ramazzotti. Questa svolta è racchiusa tutta nel singolo di lancio, l’hit La Nostra Vita, che alla desolazione della realtà quotidiana (“un mondo che fa schifo”, com’è cantato nel testo) ha il coraggio di contrapporre un finale positivo, intimo e fiducioso. La canzone – la prima nella carriera di Ramazzotti ad avere un testo interamente scritto da lui – è portavoce della sensibilità di un padre pronto a guardare avanti: “una speranza ce l’ho: vedere te crescere nella verità”.
Lo sguardo in avanti è decisamente indispensabile quando si è in gioco faccia a faccia con le imprevedibili variabilità della vita. Ramazzotti trova allora una metafora efficace ed evocativa, quella de L’Equilibrista. Non bisogna fermarsi a guardare in basso, ma conservare lo sguardo dritto e mantenersi in moto. L’attitudine allusiva di questo brano è così potente da aver dato, in un primo tempo, il titolo provvisorio all’intero album.
La malinconia trova un immancabile accompagnamento di dolcezza sulle note di Bambino nel Tempo, che riporta mente e cuore a quella che viene cantata come un’età d’oro della vita, l’adolescenza. Alla giovinezza s’invidia l’innocenza cristallina, la purezza lontana dagli inevitabili malumori del vivere adulto. Tu Sei ha l’importante curiosità di essere nata come “Tu Eri”: è chiara la volontà degli autori (il nuovo trio formato da Ramazzotti, Guidetti e Kaballà) di scostare il brano da ogni possibile forma di pettegolezzo. La canzone prende le distanze dalla realtà, e lo fa perdendosi nel ritratto di una donna ideale.
Quando i piedi tornano a toccare terra, lo fanno trovando solidità, ancora una volta, in un futuro di ottimismo dal sapore salvifico:Solarità è un consiglio allo stesso tempo paterno, amichevole e saggio. Invoca la forza del sorriso più convinto, e lo fa raccomandandone la capillare diffusione.
La stessa natura di messaggio da passare di anima in anima è racchiusa in uno dei brani più toccanti dell’album, Sta Passando Novembre. Questa volta lo spunto che ha dato origine alla composizione del pezzo appartiene ad un fatto di cronaca, la vicenda di una ragazza arrivata a porre fine alla propria vita sotto l’inarrestabile corsa di un treno. Visibilmente colpito dall’accaduto, Ramazzotti ha ipotizzato in musica un irrealizzabile intervento in aiuto della giovane vita perduta; quello che ha potuto davvero fare, grazie al potere della musica, è stato lanciare un messaggio forte ai giovani. Il cantante romano ha raccontato di aver racchiuso in queste note emozionanti una testimonianza per una generazione eternamente in preda ad un senso di inadeguatezza, sperando di convogliare quest’ultimo verso prospettive di fortificazione.
La speranza torna ad imporsi sulla scena con l’arrivo di Una Nuova Età, un sogno cantato di gioie romantiche tutte da cogliere.
Ma la costante proiezione in avanti ha anche i suoi dolci svantaggi: questi sono cantati nella traccia dell’album che Ramazzotti ha dichiarato come sua preferita, Nomadi d’Amore. La canzone è la coinvolgente presa di coscienza di anime incontentabili cui il sentimento non potrà mai bastare: “Noi che abbiamo sempre in mente un’oasi, altro posto, tu già sai, non ci può bastare mai”.
Di amori eccezionali trattano brani come Non è Amore e L’ultimo metrò.
C’è poi un’energia tutta contemporanea a scuotere Calma Apparente. Si tratta di I Belong to You (Il Ritmo della Passione), il secondo travolgente singolo estratto dall’album, finito subito primo nelle classifiche di Italia, Germania e Svizzera. La potenza del brano risiede tutta nel suo essere un faccia a faccia (o meglio, voce a voce) d’eccezione: cantano Ramazzotti (autore della musica insieme al fidato Claudio Guidetti) e Anastacia (autrice del testo accanto alla prolifica produttrice statunitense Kara DioGuardi). I rispettivi inconfondibili stili fanno brillare i due cantanti di luce potentissima; lo fanno tanto nell’originale quanto nella successiva versione che vede Ramazzotti cantare in spagnolo…definitiva prova di un’energia che non ha bisogno di traduzioni.
L’album si chiude riassumendo la propria forza emotiva in bilico tra pensosa malinconia e fiducia nel futuro. Lo fa attraverso i suoi due brani finali, il nettamente autobiografico Beata Solitudine e la bella titletrack. La prima confessa forti incertezze ma s’impronta ad una raggiunta stabilità dello spirito. Calma Apparente fa lo stesso, prospettando un futuro misterioso che è però, di per sé, già una prospettiva accattivante. Una sfida tra sé e sé, sorprendentemente fondamentale.