E Tu Come Stai?
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1. Con Te 3:50
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2. Signori Si Chiude 3:40
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3. Ti Amo Ancora 4:00
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4. Giorni Di Neve 3:16
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5. Loro Sono La' 4:13
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6. E Tu Come Stai? 5:30
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7. Un Po’ Di Piu' 4:30
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8. Quando E’ Cosi' 3:57
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9. Ancora La Pioggia Cadra' 6:08
Con questo album Claudio Baglioni saluta un decennio fondamentale per la sua carriera . Ha alle spalle album come “E tu”, “Sabato pomeriggio” e “Solo” che hanno riscosso enormi successi, stazionando ai vertici delle classifiche a lungo.
“E tu come stai” chiude un decennio e guarda al nuovo .
Baglioni cura e accudisce la preparazione di questo disco con la consapevolezza di un artista che sa che sta maturando ed evolvendo.
C’è quindi la volontà di dare a tutti i suoi brani un suono coerente, organico, e di creare arrangiamenti che diano alle armonie, ricche, ricercate, e alle belle melodie, uno spazio sonoro che esprima questa crescita .
Il cantautore quindi chiama a sé musicisti che sappiano trovare i giusti colori, Ciccaglioni alle chitarre, Buzzi alla batteria, Pignatelli al basso. Al piano torna Ruggero Cini, con cui aveva già collaborato nell’album di esordio nel 1970.
Accanto alle atmosfere più calde, grazie all’uso di archi, ai fiati, numerosi, e all’arpa di Pierre Francis, gli arrangiamenti si arricchiscono di sintetizzatori, minimoog, e novità offerte dalla tecnologia del tempo: il risultato è un impasto omogeneo, che riflette l’atmosfera fluida ed intimista del disco.
I testi, sempre fondamentali nelle opere musicali di Baglioni, sono storie tratteggiate con delicatezza, sensibilità, e con la consueta capacità di saper portare in superficie sentimenti intimi, l’euforia data da un amore che nasce , l’oscura nostalgia di una storia finita per sempre, lo smarrimento di chi si vede crescere e cambiare .
E di leggerezza ed euforia tratta “Con te”, che apre l’album. Un uomo corre tra la folla, sereno, innamorato, felice.Le strade, i luoghi, i volti sono mostrati sotto una luce luminosa, splendente: tutti sono comprimari spensierati di una storia d’amore appena nata. L’arrangiamento segue questo stato d’animo. L’oboe, i synth, la batteria che mantiene un ritmo sostenuto e discreto, il fraseggio aperto e solare del basso, qui in prima linea.
Di colore opposto “Signori si chiude “. Le luci si abbassano, i toni si smorzano, e assistiamo alla fine di una storia, impossibile, difficile. I cori aumentano il senso di quieta disperazione, due persone si lasciano in un bar che sta chiudendo, e il mondo assiste indifferente.
Il pianoforte incornicia la prima parte di “Ti amo ancora”, canzone dalla bellissima armonia, soffusa, morbida. Ancora amore, declinato in una storia diversa. Due persone che si sono amate si incontrano anni dopo. Sono cambiate le vite e le situazioni, ma non per entrambi.
I giorni difficili dell’adolescenza sono il tema di “Giorni di neve”. La vita “annusata con l’anima in mano” di una ragazzina che sboccia, tra rabbia e turbamenti, alla scoperta del mondo che sembra cambiare colori. Al movimento largo e avvolgente degli archi del ritornello è affidato il caldo abbraccio in musica in cui Baglioni stringe lei, e tutte le anime che si stanno schiudendo, all’ascolto.
“Loro sono là” è ancora amore, che in questo caso sopravvive alle brutture della guerra, elevandosi più in alto di fame e miseria, più grande e più forte, anche se solo per un istante .
“Guardateli, che ballano… Ci saranno altri giorni, il freddo andrá via, e loro ancora lá, sotto cieli diversi. Il tempo va via, e loro sono lá”.
“E tu come stai”, che dá il titolo al disco non ha bisogno di presentazioni. È oramai un evergreen questa canzone bellissima, sostenuta dal pianoforte e che si sviluppa in una ballad composita, ricca ed emozionante. I ricordi che lasciano un segno che non passa, la vita che continua in tempi e in percorsi diversi, chissà lei/lui dov’è, e con chi… Domande comuni a tutti, che Baglioni rende in musica e poesia, commuovendo e trascinando l’ascoltatore in una girandola di ricordi ed immagini che non si cancellano.
“Un po’ di più “ ha una strofa composita, complessa, affascinante, ed un ritornello più ampio e liberatorio.Il coinvolgimento straniante ed impetuoso di una storia che diventa “tutto”, e più di tutto, più dei gesti, più degli oggetti e del mondo. L’atmosfera è dolce, claustrofobica, tentacolare e soffusa, bellissima, come un amore totalizzante.
I sentimenti dolorosi di chi si accorge che invece l’amore è davvero finito, che “l’allegria scivola di mano” e che non hai più “denti per sorridere” sono raccontati da “Quando è così “ . Il bel ritornello, malinconico è arricchito dai cori, dal solo di sax, e dalla bella partitura degli archi che sottolineano il senso di irreparabile perdita.
Chiude “Ancora la pioggia cadrá”. Con pennellate a colori violenti Baglioni racconta gli ultimi momenti di vita di un uomo che cerca la morte immergendosi nelle profondità del mare, tra ricordi dolorosi, rimpianti laceranti e l’eco di una voce che lo ha amato e poi respinto.
Si passa da atmosfere dure e ritmate a momenti sospesi, sognanti, che bene rendono l’idea dei sentimenti in bilico tra paura, dolore e commozione di chi ha deciso di andar via per sempre.
Gli archi creano un commento intenso, appassionato e vivace, e chiudono un album che otterrá ancora una volta ampi consensi, andando ad aggiungersi al folto numero di canzoni amatissime che Claudio Baglioni ha regalato al suo pubblico, consolidando un amore che dura da più di quarant’anni.