Mangio Troppa Cioccolata
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1. Un Amore Da Favola 3:33
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2. Che Amica Sei 4:00
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3. Un’Ora Sola Ti Vorrei 3:51
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4. Arriva Il Temporale 4:07
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5. Ho Voglia Di Ricominciare 4:32
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6. Dimmi Dove Sei 3:57
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7. In vacanza con me 3:45
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8. Sueno Latino 4:21
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9. Fai Come Se 4:00
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10. Come In Un Film 4:18
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11. Tutto E’ Possibile 4:14
Nel 1997 trovò la propria espressione su disco un’amicizia prolifica e preziosa della musica italiana, quella tra
Giorgia e Pino Daniele. Quest’ultimo lavorò al nuovo album dell’artista romana in qualità di produttore e
arrangiatore.
Dopo le atmosfere pensose degli album più recenti, Mangio Troppa Cioccolata rappresentava per la discografia
di Giorgia una riconquista di distensioni solari, la fotografia a tinte chiare di un felice periodo di collaborazioni e
contaminazioni.
Un amore da favola: Arriva da questa canzone il “mangio troppa cioccolata” del titolo, da questo divertito saggio
di aspirazioni romantiche declinate ai tempi moderni. La canzone si apre con l’insinuarsi del basso su un sapiente
tessuto di batteria e tastiere, poi è la volta di piano e chitarra, per l’avvio definitivo ad un groove dal sapore
jazzistico. Molteplici le influenze di questa musica sbarazzina e irresistibile, sulla quale la voce si libra cristallina,
riuscendo al contempo a divertirsi e a distendersi nelle sue innumerevoli sfumature.
Che amica sei: Altro brano scritto da Giorgia in collaborazione con Fabio Massimo Colasanti è Che amica sei, inno
primaverile per amicizie destinate a non sfiorire. Amicizia che vince tempo e distrazioni. Nelle parole di Che
amica sei c’è tutto quell’insieme straordinario di consapevolezza (“gli amori vanno tu resterai”) e meraviglia per
futuri insondabili che solo le più grandi intese tra donne conoscono. Giorgia canta tutto questo con voce ridente,
e quando s’introducono i fiati li segue spontaneamente come farebbe ogni anima che conosca tale complicità.
Un’ora sola ti vorrei: A quasi sessant’anni di distanza dalla scrittura della canzone, che è del 1938,Giorgia corre
a ripescarla e con l’aiuto dell’arrangiamento di Pino Daniele soffia forte cacciando via tutta la polvere. Il risultato
è quello di un brano rinato, che ostenta gioiosamente la propria rinnovata vocazione di fine millennio. La ricerca
di un sound strenuamente radicato nel presente è evidente fin dai primi secondi: traffico e voci, suoni rubati ai
momenti qualunque della nostra quotidianità.Fa capolino anche Pino Daniele, con dei vocalizzi appena accennati
ma inconfondibili. Questa Un’ora sola ti vorrei è una grande riflessione sul tempo: prestito di una tradizione
lontana, si forgia di una lettura che guarda al domani, al nuovo millennio che arriva.
Arriva il temporale: Si fa riconoscere fin dalle prime battute questo brano interamente composto da Pino
Daniele. Lo fa con l’introduzione acuta di una chitarra dalla vocazione mediterranea. La chitarra di Daniele
sembra scherzare con il contesto allegramente elettronico del brano. Nei ritornelli è protagonista assoluto
l’espressivo scambio tra voce solista e cori -‐ parti tutte magnificamente interpretate da Giorgia -‐ che tradisce le
proprie radici soul con vivace chiarezza. Torna dunque ad aggiungersi la chitarra, in quello che nel finale si
trasforma in un divertito collage di parentele musicali.
Ho voglia di ricominciare: Uno stacco di batteria e parte in quarta un altro brano dal groove deciso, Ho voglia di
ricominciare. Grande ricchezza nell’arrangiamento soul per questa canzone dall’incedere contagioso. La musica
si muove sinuosa, e quando s’introducono i fiati -‐ ad opera di ospiti d’eccezione: Rosario Giuliani e Mike
Applebaum -‐ diventa un’onda altissima che è bello ammirare e veder giocare con la voce di Giorgia. Che in quel
“ho voglia di ricominciare” sembra racchiudere la dichiarazione di un nuovo inizio, una delle brillanti tappe di una
carriera che ha costantemente cercato un rinnovamento vitale, riuscendovi sempre .
Dimmi dove sei: Altro brano interamente composto da Pino Daniele è Dimmi dove sei, uno dei più raffinati ed
affascinanti dell’album. E’ una canzone ricca di maggiore riflessività rispetto alle precedenti, più adulta e
sofisticata. La musica prende la forma di delicate suggestioni elettroniche. Il canto di Giorgia vola: si concede
suggestive giravolte, ma è in grado di farlo sempre al momento giusto, non incorrendo mai nell’eccesso che per
un altro interprete sarebbe stato quasi inevitabile.
In vacanza con me: Scritta da Joe Barbieri, In vacanza con me è la parentesi più scanzonata dell’album. Un brano
da cantare in compagnia. “Lascia il mondo alla rovina”, e via con la musica. Di nuovo Rosario Giuliani al sax e
Mike Applebaum alla tromba, in una festa contagiosa. La vacanza cantata da Giorgia può guardare all’America o
ad un mare qualunque: di fatto, è uno stato d’animo, un viaggio del cuore.
Sueño latino: Questo brano è un trionfo di contaminazioni ed ispirazioni diverse. Giorgia ne scrive il testo insieme
a Martyn Lee Webster: nelle strofe la scelta cade sulla lingua inglese, con parole sussurrate da una voce grave e
suadente. Nei ritornelli, invece, si passa allo spagnolo suggerito dal titolo, perfetta scelta per andare incontro alla
musica scritta da Giorgia con Pino Daniele. Quest’ultimo si cala sulla scena, inconfondibile, con un magico lavoro
di chitarra, sua verace anima latina.
Fai come se: Fai come se comincia con sonorità leggere, accennate dalle tastiere, per poi trovare il suo respirocon
il lavoro sopraffino della voce di Giorgia e la complicità dei fiati. Il brano vede il jazzista siciliano Rosario Giuliani
farsi largo in un magico assolo di sax soprano. A spalleggiarlo, ancora una volta, Mike Applebaum, che si divide
tra tromba e flicorno. Fai come se vede i suoi protagonisti muoversi in modo elegante, guidati dall’ispirata
interpretazione di Giorgia.
Come in un film: Come in un film è una canzone interamente composta da Giorgia, testo e musica, è una
confidenza romantica affidata alla voce, splendida e sognante più che mai. Le parole sono scandite dal sapiente
lavoro dei musicisti: il co-‐arrangiatore Fabio Massimo Colasanti, Jimmy Earl, Greg Mathieson.
Tutto è possibile: Il brano finale dell’album, Tutto è possibile, vede di nuovo Giorgia autrice di parole e musica.
Per la chiamata alla ribalta torna Pino Daniele alla chitarra acustica, col suo carezzevole marchio distintivo. La
chitarra si esprime su un delicato tessuto elettronico per accompagnare dolcemente la riflessione di Giorgia,
affidata ad un’interpretazione magica e cristallina.