Medina
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1. Via Medina 4:42
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2. Evviva ‘o Rre 3:51
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3. Tempo di cambiare 4:19
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4. Sara non piangere 4:29
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5. Senza ‘e te 4:01
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6. Mareluna 4:18
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7. Lettera Dal Cuore 4:27
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8. Acqua passata 4:23
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9. Galby 5:12
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10. Gente di frontiera 4:58
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11. Lacrima Di Sale 3:37
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12. Africa A Africa E 4:18
Con “Medina” pubblicato nel 2001, Pino Daniele torna ancora una volta a percorrere strade che
mescolano e fondono suggestioni diverse, e complementari.
La passione napoletana, l’anima blues, sempre presente, le influenze mediorientali, una ventata
calda di deserti e terre lontane e sorelle del mediterraneo, l’Africa , il Marocco, la Turchia e l’Italia
sono lo stesso luogo dove tempo e musica scorrono, e si fondono in un suono che si perde nel
tempo e si rinnova.
Medina, città araba antica, colorata, dove la polvere di millenni racconta
infinite storie, terra bruciata dal sole, scolpita dai venti, ricca di sguardi, di misteri, si fonde con
altre lingue ed altri odori , prende vita in musica.
Medina come Napoli, come Mahdia, in Tunisia.
Questa commistione nel lavoro di Daniele è resa ancora più palpabile dalla presenza di musicisti di
origini diverse, culture che si incontrano e partecipano;Mike Mainieri, jazzista bluesman
statunitense che produce, Omar Faruk,dalla Turchia alle percussioni e al flauto, Bechir Selmi,
Abdelkrim Halilu al violoncello e oud
E gli amici musicisti di sempre, Rino Zurzolo al contrabbasso, Lele Melotti alla batteria, collaborano
con Victor Bailey e Miriam Sullivan al basso. Dalle coste d’Africa Salif Keita, e Lofti Boshnaq,
cantautore arabo con il quale Pino scrive e canta “Via Medina”, i 99 Posse in “Evviva ‘o rre”,e
molti altri ancora, mescolano voci e suoni tradizionali alle chitarre elettriche e alle sonorità
evocatrici delle tastiere elettroniche.
E così vecchio e nuovo prendono una nuova via.
Su tutto, le bellissime melodie di 12 canzoni, l’interpretazione emozionante di Pino Daniele, e i
testi, che in arabo, in inglese e in dialetto napoletano , in italiano, in africano narrano storie che ci
assomigliano, ci legano gli uni agli altri, stesso sangue, stesso sentire.Ricordi, lettere d’amore,
anima , lacrime.
“Siamo tutti gente di frontiera”, siamo fratelli, siamo uguali.
“Mareluna” evoca il mare che lega Napoli e Tunisi, La Turchia e la Spagna , il Marocco e Genova in
un unico respiro, sotto lo stesso cielo, lungo gli stessi vicoli, persi negli stessi mercati vocianti di
persone. Una sintesi di culture diverse mescolate e fuse in una sinergia musicale potente, intensa.
Anche “Tempo di cambiare” risente di questa malìa, e il suo testo malinconico ed introspettivo si
fonde alla perfezione con l’arrangiamento che coniuga strumenti del folklore arabo come il riqq e
la zurna a chitarre ed orchestrazione d’archi di sapore più occidentale. . Pino Daniele ci prende per
mano e ci porta a disperderci nel labirinto di storie che sono fuori e dentro di noi.” E’ tempo di
cambiare e di vivere la vita , di non lasciarsi andare”, esorta con la sua voce riconoscibile e tanto
amata. Un inno alla vita e all’amore a cui è difficile sfuggire.
Dialoghi divertiti introducono il rock blues di “Evviva ‘o rre”, la voce obliqua e sensuale di Meg dei
99 Posse , inserti orientaleggianti , onde sonore , rap e canto , e ancora “Acqua passata”,
bellissima melodia sensuale, solare, e ancora torna il deserto d’oriente bagnato dal mare di Napoli.
“Africa A Africa E” , cantata a due voci con Selif Keita, è un pretesto di amicizia , di grandissima
armonia, di grandi orizzonti d’anime.
Disco da ascoltare per perdersi e viaggiare in musica, lasciarsi travolgere da suoni, lingue, in una
vertigine di emozioni che restano sulla pelle.