Questo piccolo grande amore
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1. Piazza Del Popolo 1:58
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2. Una Faccia Pulita 3:17
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3. Battibecco 3:58
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4. Con Tutto L’Amore Che Posso 3:29
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5. Che Begli Amici… ! 4:19
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6. Mia Libertà 3:41
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7. La Prima Volta 5:12
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8. Quel Giorno 3:25
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9. Io Ti Prendo Come Mia Sposa 1:46
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10. Cartolina Rosa 3:08
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11. Questo piccolo grande amore 5:37
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12. Porta Portese 5:10
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13. Quanto Ti Voglio 3:10
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14. Sembra Il Primo Giorno 3:12
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15. Con Tutto L’Amore Che Posso 1:44
È uno dei primi concept album pubblicati in Italia “Questo piccolo grande amore”, che nel 1972
fece di Claudio Baglioni una stella indiscussa del panorama musicale nazionale.
Un album paradossalmente in controtendenza, visto che in quel momento storico si affermavano
De Gregori, Guccini, Lolli, Venditti, cantautori più attenti a tematiche sociali e politiche, che,
seppur scrivendo anche di amore e di introspezione, privilegiavano temi “impegnati” che
riflettevano sulle realtà scomode e denunciavano malesseri e malcostumi.
Invece questo album racconta una semplice storia d’amore, seguendo passo passo i protagonisti
dal primo incontro fino al malinconico epilogo, usando le canzoni come fotogrammi di un film.
Canzoni bellissime che a più di quaranta anni dalla pubblicazione sono parte integrante del nostro
patrimonio musicale.
Gli arrangiamenti furono affidati al musicista scozzese Anthony Rutherford, conosciuto come Tony
Mims, originariamente componente dei Primitives ,molto attivo in Italia, a cui vennero affidati
anche Mia Martini, FabrizioDe Andrè , Mina.
La copertina a fumetti in stile pop di Pompeo de Angelis ritrae il cantautore e la sua compagna,
Paola Massari, sulle rive del Tevere, sullo sfondo San Pietro.
Perché Roma, con le sue strade, (“Piazza del Popolo”, prima traccia dell’album), il suo traffico, le
sue magie, i suoi mercati (“Porta Portese”) il suo fiume (l’incipit di “Con tutto l’amore che posso”),
è il teatro in cui tutta la storia si dipana, tra manifestazioni politiche, primi litigi, emozionanti
momenti di grande romanticismo e addii strazianti.
Paola Massari duetta con Baglioni nella divertente “Battibecco”.
Incredibilmente, “Questo piccolo grande amore” vivrá anche dei contrasti con la censura, che
boccerà alcuni versi, considerati troppo espliciti , come ad esempio “la paura e la voglia di essere
nudi”, che verrà sostituito da” la paura e la voglia di essere soli”
Il disco è un grandissimo successo, a dispetto della critica che chiedeva al cantautore maggiore
partecipazione alle ideologie politico-sociali del momento.
Ma l’amore è sentimento universale, e Baglioni è sempre stato un grande maestro nel raccontarlo.
Testi che riescono a fotografare sensazioni comuni a tutti , ma che non tutti sanno narrare con
questa sorprendente sensibilità, composizioni melodiche che sottolineano il fluire delle emozioni,,
che commuovono,travolgono.
Non si spiegherebbe altrimenti perché , quarantacinque anni dopo, folle festanti e innamorate
continuano a riempire stadi e piazze cantando “….quella sua maglietta fina….”, canzone prediletta
anche da Capitan Totti, altro simbolo amatissimo della Capitale.
Col tempo il cantautore romano maturerà e raffinerà le sue composizioni, fino a convincere e
coinvolgere finalmente anche i critici più avversi, basti pensare all’album “Oltre”, pubblicato nel
1990, ma senza mai perdere l’amore senza fine del suo vastissimo pubblico.
Wikipedia riporta : “La canzone “Questo piccolo grande amore”, considerando tutte le sue varie
edizioni, è il brano più venduto di tutti i tempi in Italia, secondo una ricerca del sito
www.hitparadeitalia.it.”