She Wolf
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1. She Wolf 3:08
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2. Did It Again 3:12
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3. Long Time 2:55
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4. Why Wait 3:41
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5. Good Stuff 3:16
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6. Men in This Town 3:34
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7. Gypsy 3:18
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8. Spy 3:27
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9. Mon Amour 4:04
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10. 3:12
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11. 3:41
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12. Loba 3:08
Nel 2009 Shakira torna in studio per registrare il suo ottavo album. La sua motivazione, come ripete in alcune interviste, è realizzare un album che faccia divertire la gente, che faccia allontanare per un poco chi ascolta dalle preoccupazioni di tutti i giorni.
Nasce così “She Wolf”, un album che fonde diversi stili, elettronica, pop, latino, hip hop, che grazie allo stile tutto particolare di Shakira assumono una forma unica, riconoscibile, che cattura e vince.
Chiama a sé il meglio del gotha musicale statunitense: The Neptunes (ancora il genio di Pharrell Williams che stupisce e conquista), Wyclef Jean, Timbaland, John Hill ( Rihanna, Eminem, Florence & The Machine). E per il singolo che da’ il titolo all’album, “She Wolf”, l’artista colombiana contatta Sam Endicott, leader della band post punk Bravery: l’accoppiata è parecchio strana, eppure funziona. Endicott scrive senza pensare strettamente allo stile di Shakira, lei sceglie un brano, ci scrive su un testo strano, ed ecco ancora un grande successo.
“She Wolf “ racconta di una lupa che sta a significare la donna di oggi, sicura, che sa quel che vuole e se lo prende, e che è capace di grandi tenerezze, che lotta con i denti per difendere ciò che ama.
Sonorità ed influenze da paesi esotici , diversi, Colombia, India, Africa, si mescolano a sonorità e beat urbani iper moderni, dance anni ’70 , sintetizzatori dialogano con tamburi , campanelli, clarinetti e campionamenti scivolano e formano canzoni divertenti, o sinuose.
Si parte dalle sonorità disco style coniugata attraverso ritmiche e groove moderni con l’ululata “She Wolf”, dalle chitarre funkeggianti e strappi di archi in puro style Seventy, per passare a reminiscenze ispirate a ritmiche brasiliane, fino alla divertente “Spy”, prodotta da Wyclef Jean , in cui Shakira si diverte a mimare la tromba, e in cui l’andamento ritmico richiama fortemente la “Billy Jean” di Michael Jackson.
“Men in This Town “ è una rutilante notte in giro per la notturna Los Angeles, tra divi e bar famosi, il riff dei synth descrive perfettamente aria di volti e luci confuse, che girano vorticosamente.
Mandolini, e ritmiche orientaleggianti per la provocante “Gypsy” si adattano perfettamente alla voce e alla morbida sensualità di Shakira, che vince con il suo stile personale, fatto di mescolanze di civiltà e suoni, come deve essere.