Storie Di Casa Mia
-
1. Itaca 4:09
-
2. Un uomo come me 3:25
-
3. Il Bambino Di Fumo 4:25
-
4. Il Colonnello 3:42
-
5. Il Gigante E La Bambina 4:41
-
6. La casa in riva al mare 3:55
-
7. Per Due Innamorati 4:40
-
8. 4/3/1943 3:40
-
9. Strade Su Strade 3:32
-
10. 3:12
-
11. Lucio Dove Vai 2:56
Nel 1971, quando presenta “4/3/1943” a Sanremo, Lucio Dalla non è un novellino. Ha 28 anni, ed ha già tanta gavetta alle spalle. Suona nei locali jazz, milita in vari gruppi (i Flippers, gli Idoli, che lo accompagneranno negli anni iniziali, e altre jazz band), ha già partecipato al Festival , nel ’66 con “Paff.. Bum”, e nel 67 con i Rokes di “Ma che colpa abbiamo noi”, e ha alle spalle due album, “1999” e “Terra di Gabola”.
Il pubblico fatica ad abituarsi al suo sguardo intelligente, alle espressioni stravaganti, ai modi surreali, alle sue canzoni così particolari.
Ma il 1971 è l’anno di “Storie di casa mia”, che contiene gioielli come la delicata “Il gigante e la bambina” la malinconica e struggente “La casa in riva al mare” ,lè l’anno, appunto, di “4/3/1943” canzone oramai eterna, con la quale il cantautore bolognese conquista il terzo posto al Festival, ed un buon successo, che diverrà poi immortalità .
Il brano è a tutt’oggi considerato tra le più belle canzoni italiane mai composte. È una ballata popolare, contraddistinta dal refrain di un violino malinconico e sghimbescio, magistralmente suonato da Renzo Fontanella, che rende bene l’idea dell’atmosfera stradaiola del racconto.
Il testo è scritto da Paola Pallottino, che collabora con Dalla in più riprese, scrivendo,anche il testo de “Il gigante e la bambina”,nel disco, portato al successo da Ron. Il testo originale di 4/3/43 era specchio del linguaggio popolare, da strada, diretto, sporco, e conteneva parole come “puttane” e “bestemmie “.
Osteggiato dalla Rai, Dalla dovette cambiare titolo (quello originale era “Gesùbambino”), scegliendo la sua data di nascita – visto che la Pallottino si era ispirata proprio al cantautore – e ammorbidire frasi come “…e ancora adesso che bestemmio” in “….e ancora adesso che gioco a carte “ . Seppure edulcorato in alcune parti , la canzone non perse comunque la sua bellezza ed il suo fascino di strada, e finalmente aprì una porta verso il successo definitivo.
Tuttavia Dalla si affida ancora al lavoro di professionisti “esterni”. Arrangiano infatti i fratelli Guido e Maurizio de Angelis, in arte Oliver Onions, autori di molte colonne sonore di successo, da film d’azione del duo Bud Spencer Terence Hill, a serie televisive di successo come Sandokan e Zorro.
A Ruggero Cini, maestro ed arrangiatore di pregio, collaboratore per lungo tempo di Dalla, sono affidate invece “4/3/1945” e “Il gigante e la bambina”.
Nel disco “Itaca”, arricchito da un coro epico e buffonesco, e “Il bambino di fumo”, dalla poetica ecologica e fiabesca, sempre dell’autrice Pallottino.