![Trapezio](https://cdn-p.smehost.net/sites/bb56d9480e8a4838a624110b93072166/wp-content/uploads/2014/10/trapezio-cover.jpg)
Trapezio
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1. Il Caos 4:04
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2. No! Mamma, no! 4:04
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3. Metro' 2:55
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4. Inventi 3:25
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5. Una Sedia A Ruote 3:44
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6. Motel 4:27
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7. Scegli Adesso Oppure Mai 4:19
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8. Un uomo da bruciare 3:36
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9. Hanno Arrestato Paperino 3:42
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10. Madame 3:45
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11. Salvami! 4:20
Reduce da due album, “No mamma, no” (1973) e “Invenzioni” (1974), interessanti e belli ma che non ottengono alcun successo, nel 1976 Renato Zero ci riprova e fa centro con “Trapezio”, disco che contiene 11 tracce intramontabili, testi sorprendenti che sfumano dalle tematiche sociali, drammatiche o introspettive ad altre più ironiche, romantiche, divertenti, interpretati con quel misto di brio glam, sensibile delicatezza e sfacciata teatralità che solo questo artista sa portare con credibile equilibrio e trascinante istrionismo, insomma Zero al suo meglio, quello che poi catturerà milioni di “sorcini” che diverranno suo esercito agguerrito e lo renderanno Re del pop per decenni, vivendo con lui in “Zerolandia “ stati di “Zerofollia”, e soffrendo di “Zerofobie”, insomma, con “Trapezio” si apre la strada lastricata di successi, del tutto meritati grazie a canzoni bellissime, come quelle di questo album.
Scritto in collaborazione con Piero Pintucci e Franca Evangelista – qualche canzone porta anche la firma di Mogol,- “Trapezio” si muove tra sonorità rock e pop, arrangiamenti attenti alle tendenze del momento, pulsanti di energia e finemente costruiti.
Martellante “Il caos” che apre l’album, scandita dalle chitarre di Luciano Ciccaglioni e le tastiere di Pintucci e Ruggero Cini, in quegli anni molto attivo nelle produzioni di divi della musica come Patty Pravo, Baglioni , Dalla.
La conosciutissima “No , mamma, no” ripresa dall’ album precedente è grintosa, spettacolare, serrata, impreziosita dall’Hammond di Carlo Giancamilli. Seguono “Metrò” e la bellissima “Inventi” , riproposte dall’album “Invenzioni” pubblicato con la RCA nel 1974. Questa però è la volta buona ed i brani diverranno hit riproppste nei live dell’artista romano negli anni a venire.
“Una sedia a ruote” si apre in un’atmosfera cupa e drammatica, Renato si fa interprete dei pensieri di un uomo condannato all’immobilitá per sempre.
“Motel”, incisa anche da Patty Pravo col titolo “Grand Hotel “ è sofisticata, rarefatta e sospesa.
Più sostenuta “Scegli adesso oppure mai” , recitata con slancio e teatralità di grande effetto, “Un uomo da bruciare”, ennesimo evergreen , racconta i sogni di un uomo che lotta per non diventare volto anonimo la cui vita si perde in quella di milioni di altri.
Toni ironici e un sottotesto tutto da scoprire in “Hanno arrestato Paperino”, dall’atmosfera malinconica e circense. Hanno preso pure Paperino, accusato di rubare i popcorn ad un bambino, chiuso in una prigione, solo e dimagrito. “È uscito Paperino?” “No, non esce più “ “… allora mi dia Playboy”, è la frase che chiude ,ed ecco come gli eroi vengono subito cancellati e dimenticati .
La splendida “Madame” non ha bisogno di presentazioni, cassa in quattro, il basso di Mario Scotti in primo piano, tastiere che ricordano lo stile Supertramp per un ritratto sghimbescio, affascinate e grottesco di una donna indimenticabile.
La malinconica, introspettiva ed emozionante “Salvami” è specchio dell’anima artistica di Zero, tra tensione all’infinito, platealitá e tenera richiesta di infinito amore, e il pubblico risponde col cuore pieno.
È successo, ed il trionfo è dietro l’angolo ed arriverà l’anno seguente, con “Zerofobia”.